Tiao Xin o la regolazione dello Shen
La regolazione dello Shen è uno dei pilastri della pratica del Qi Gong. In Medicina Cinese il pensiero non viene inteso esclusivamente come processo intellettivo ma anche come attività psicoemozionale e intenzionalità. Quindi regolare la mente entrando in uno stato meditativo, di concentrazione nel momento presente, significa automaticamente agire sulle emozioni. Entrare in uno stato di quiete per la medicina cinese non è soltanto “rilassante” ma anche preventivo dell’insorgere di potenziali patologie, infatti non essendoci separazione fra mente e corpo, l’aspetto psicologico della persona è molto rilevante perché il reiterarsi di emozioni intense (rabbia, gioia, tristezza, ecc.) e di atteggiamenti mentali disordinati e auto lesivi scombussola anche il movimento del Qi creando terreno fertile per l’attecchire di patologie a livello fisico. Nella nostra società spesso siamo portati dai continui stimoli, uno fra tutti lo smartphone, ad una attività mentale assai complessa e difficile da placare, ingovernabile e compulsiva. In questo contesto, per molti di noi per la maggior parte del tempo inevitabile, diventa ancora più imprescindibile imparare, attraverso la regolazione della mente, a levarci i pesi, le preoccupazioni, le aspettative che ci sottraggono al momento presente. Coltivare questo atteggiamento interiore anche se solo per un periodo limitato di tempo è molto più fruttuoso dell’irrigidirsi nelle preoccupazioni.
“ Il frutto della pratica sarà proporzionale a quanto si è disposti ad abbandonare se stessi e ad allargare il cuore. Se si riesce a entrare sorridendo in questo stato d’animo, a praticare placando l’attività mentale, allora si otterranno risultati sorprendenti dal Qi Gong”
Vi sono molte tecniche che aiutano a raggiungere la regolazione della mente e naturalmente partono da un concetto di rilassamento. Esistono sia nella tradizione buddista che in quella taoista dei metodi di rilassamento che vengono suddivisi in tecniche interne e tecniche esterne.
Le tecniche esterne si avvalgono dell’utilizzo di concetti legati all’esterno, quindi alla natura o all’ interazione con l’esterno per poi portare queste qualità all’interno del corpo. Possiamo utilizzare l’immaginazione e la visualizzazione di luoghi evocativi oppure di ricordi piacevoli ma anche di musica od opere d’arte.
Le tecniche interne invece sono di un livello un poco più avanzato perché sono collegate alle sensazioni del corpo e presuppongono una certa dimestichezza nel sentire. Si tratta di contattare mentalmente parti del corpo anche molto profonde, come un organo interno, e portare e veicolare l’attenzione e l’energia da e verso queste aree.
La meditazione del sorriso interiore integra la tecnica di rilassamento interno con quella di rilassamento esterno dimostrandosi particolarmente efficace sia per i novizi che per i più avanzati. In una prima fase invita a ricordare o ad evocare con la fantasia una sensazione positiva, quella di un sorriso, poi questa vivida sensazione viene fatta penetrare internamente abbracciando poco a poco tutto il corpo fino alle ossa e connettendoci con una sensazione di unità e gratitudine.
La meditazione del sorriso interiore
Visualizza un viso davanti a te, ti guarda e ti sorride con un ampio e sincero sorriso. Prendi il tempo per sentire la vibrazione di questo sorriso amorevole e pieno di gioia, sentine la qualità, l’energia e la sensazione fisica che ti suscita. Immagina l’energia che emana questo sorriso irradiarsi in una spirale verso il punto centrale fra le tue sopracciglia. Inspira. Inspiri da questo punto l’energia del sorriso e l’accumuli negli occhi. Senti questo dolce calore del sorriso negli anni. Permetti agli angoli della tua bocca di sollevarsi e sorridi dolcemente.
Adesso questa energia scende ai Polmoni – lascia che il sorriso s’irradii per tutta la superficie dei polmoni con una luce bianca brillante. Sorridi ai tuoi polmoni e ringraziali per il loro lavoro di estrazione di energia dall’aria. Per albergare il tuo senso di appartenenza, per la tua rettitudine e per permetterti di vivere la tristezza.
Adesso questo dolce calore del sorriso si dirige e si concentra nel Cuore con una luce rossa brillante e vivo. Ogni tessuto del cuore e ogni cellula vengono vivificati. Ringrazia il tuo cuore per il suo lavoro nel pompare il sangue e la vita nel corpo. Per albergare la tua consapevolezza e farti sperimentare la gioia.
Ora il sorriso si sposta a destra sotto le costole fino al fegato che irradia un colore verde chiaro luminoso. Sorridi a questo grande organo e ringrazialo per il suo lavoro di filtro e riserva di Sangue. Ringrazialo per ospitare il coraggio e permetterti di sperimentare la rabbia e la generosità.
Adesso questa energia cammina verso sinistra che è come una lunga foglia e arriva alla Milza che è simile ad una testa di fungo grande, a sinistra dello stomaco, irradiando una luce gialla come un campo di grano al sole. Lascia emergere un senso di gratitudine per il lavoro della tua Milza-Pancreas per l’aiuto nella digestione e per la tua capacità di ragionamento e memorizzazione e per farti sentire l’ansia e la preoccupazione.
Ora questa energia scende ai Reni che puoi visualizzarli come due grandi fagioli blu scuro. Senti il sorriso che vibra in questa parte del tuo corpo e li ringrazi per il loro lavoro di filtraggio dei liquidi. Lascia emergere un movimento di gratitudine per ospitare la tua determinazione come un lago ospita l’acqua e per permetterti di essere in pace e di avere paura.
Ora puoi passare questa energia attraverso lo Stomaco e l’Intestino pulendo e rivitalizzando tutti i tessuti. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per sentire veramente il sorriso in tutta la pancia. Ringrazia gli intestini per assimilare i nutrienti ed eliminare i rifiuti. Per aiutarti a scegliere ciò che è più utile per te e lasciar andare il resto.
Dopo il sorriso scende agli organi genitali, puoi sentire questa energia mentre vibra in ogni cellula e ringraziare i tuoi genitali per le loro funzioni, per essere connessi al senso di appagamento e di frustrazione.
Lentamente questa energia si avvicina all’osso sacro e poi risale vertebra dopo vertebra per la colonna nuovamente fino agli occhi. Sorridi ai tuoi occhi, fai passare questa energia al cervello e falla salire fino alla fontanella e qualche centimetro oltre formando una palla luminosa di sorriso che via via si fa più luminosa e più concentrata di energia.
Ora scende come una cascata di sorrisi bagnando tutto il corpo dal di fuori e dal di dentro, vibrante di energia, rigenerante.
Per finire raccogli questi sorrisi in una scatolina nel tuo cuore sapendo che è lì a tua disposizione per essere espansa per tutto il corpo ogni volta che vorrai.
Ringrazia Te stesso per regalarti questo momento ed esci dalla meditazione.
Questa meditazione è stata divulgata da Mantak Chia, maestro thailandese nato nel 1944.
Mantak Chia è estremamente attivo e vanta una vasta e varia formazione che spazia dalle arti marziali (thai boxe, Tai chi chuan, Aikido, Kung Fu, pugilato buddista) alle pratiche di consapevolezza (meditazione buddista, Yoga, Qi Gong taoista) senza tralasciare lo studio di anatomia e medicina occidentale. Per oltre vent’anni ha insegnato negli Stati Uniti, diffondendo l’insegnamento taoista, creando un’organizzazione internazionale, l’Healing Tao, divenuto poi ’Universal Tao’, e formando numerosi istruttori. Negli anni ‘90 è poi tornato in Thailandia, dove ha dato vita al Tao Garden, un centro di studi taoisti di grande bellezza, punto di riferimento per istruttori e praticanti di tutto il mondo.
Il Maestro Mantak Chia è considerato un profondo conoscitore di tutto il metodo taoista, di cui insegna un gran numero di tecniche rielaborate secondo la sua personale esperienza e adattate alla mentalità dei discepoli occidentali. Organizza seminari nel suo Centro, il Tao Garden in Thailandia, ed in tutto il mondo. La sua bibliografia è vastissima: una parte dei suoi testi sono pubblicati in Italia dalle Edizioni Mediterranee.
Bibliografia
Clara Melloni, Introduzione al Qi Gong, Pratiche di quiete, Edizioni Dao Tong, 2014
Mantak Chia, Tao Yoga, Mediterranee, 1997