Tesi di Laurea in Fisioterapia
di Federico Berti
2012/2013
Il Tai Chi e il Qi Gong sono arti orientali che ormai in modo indiscutibile hanno mostrato di avere effetti positivi su molte condizioni di salute. Con quest’analisi si cerca di determinare quali possano essere le caratteristiche che permettono alle così dette ginnastiche energetiche di avere effetti riabilitativi e di essere efficaci nella promozione della salute.
Il lavoro inizia delineando la storia di queste discipline, che hanno caratterizzato l’evoluzione della medicina cinese e ne sono anche il filo conduttore essendo le uniche che sono rimaste sempre presenti in millenni di tradizione. È proprio alle ginnastiche energetiche che si deve l’abbandono dell’eziologia demonica che caratterizzava la medicina cinese agli albori della propria storia, per passare ad un’eziologia naturalizzata, dove dall’osservazione rigorosa e continua della natura si è potuto creare un sistema di corrispondenze analogiche in cui i fenomeni ciclici naturali vengono fatti corrispondere a fenomeni ciclici negli esseri viventi. Nascono cosi i concetti di macro-cosmo e micro-cosmo, e dalla relazione tra questi due genererà il concetto di armonia energetica, che non è altro che la giusta risonanza fra di loro. Il lavoro continua cercando di dare una panoramica introduttiva della “visione del mondo” della medicina cinese esponendone i principi di base sia interpretativi che operativi, con particolare attenzione alle modalità di azione delle ginnastiche energetiche.
La seconda parte del lavoro consiste nell’analisi dello stato dell’arte nella letteratura scientifica per quanto riguarda le potenzialità terapeutiche del Tai Chi e del Qi Gong, con particolare attenzione all’analisi biomeccanica dei movimenti, per riuscire ad estrapolare i principi d’azione terapeutica e poterli quindi inserire nell’esercizio riabilitativo. Dalla letteratura si può evincere un’efficacia per la prevenzione e per la promozione della salute nella popolazione ultra sessantacinquenne con particolare azione su tutti i problemi derivanti da una perdita di funzionalità fisica, primo fra tutti l’equilibrio. In più le ginnastiche energetiche si dimostrano efficaci su soggetti con problemi cardiorespiratori, con osteopenia o malattie neurologiche degenerative. Le caratteristiche che siamo riusciti ad individuare come imprescindibili per non snaturare le ginnastiche energetiche, e quindi che dovrebbero essere mantenute in qualsiasi esercizio che si ispiri a queste tecniche, sono: la ricerca di un allineamento ottimale, una pratica ripetuta e a velocità ridotta, una particolare attenzione alla propriocezione, l’utilizzo di tecniche di allenamento sensoriale e di visualizzazione, uno stato di distacco psicoemotivo che mostra sia le caratteristiche di uno stato di rilassamento che quelledi una vigile presenza.
CAPITOLO 1
1.1 – L’origine e le basi delle ginnastiche energetiche
1.2 – La ricerca scientifica sulla medicina cinese
CAPITOLO 2
2.1 – Equilibrio
2.2 – Forza
2.3 – Dolore
2.4 – Plasticità neuronale
2.5 – Funzionalità fisica generale
2.6 – Uno studio su un maestro
CAPITOLO 3
3.1 – La biomeccanica delle ginnastiche energetiche
3.2 – Dalla biomeccanica alla terapia
3.3 – Altri aspetti terapeutici
3.4 – Conclusioni
BIBLIOGRAFIA